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COSA MANGIARE A GENAZZANO

COSA MANGIARE A GENAZZANO

Cose mangiare a Genazzano? Non immaginate neanche quanti piatti tipici della tradizione siano tipici di Genazzano. Vi porto alla loro scoperta!

 

PIATTI TIPICI DI GENAZZANO

I piatti tipici di Genazzano sono il risultato di antiche ricette tramandate di generazione in generazione. Ecco perché troviamo molti piatti semplici, realizzabili con pochi ingredienti che in epoche passate, erano alla portata di tutti.

 

GNOCCHI A COA DE SORICA

In tutti, ma proprio tutti i ristoranti di Genazzano, non mancheranno mai gli gnocchi a coa de sorica, un primo piatto delizioso, in bianco o con salsa di pomodoro al ragù.

Sono fatti con acqua e farina, con l’aggiunta di un uovo per ogni Kg. di impasto, e la loro forma è lunga e tonda, proprio come la coda di un topo, da cui prendono il nome ( in italiano, coa de sorica si traduce in coda di topo).

Una spolverata di pecorino, o in alternativa di parmigiano, completeranno questo piatto davvero goloso.

Insieme alle fettuccine, sono il primo piatto tipico della domenica per tutte le famiglie della zona.

 

GNOCCHI A SASSETTO

Gli gnocchi a sassetto, sono piccoli gnocchi ricavati da acqua e farina, Hanno la forma di piccoli sassi ed è per questo che si chiamano così.

Si tratta di un piatto molto semplice che in tempi antichi, anche le famiglie meno abbienti potevano permettersi.

Gli gnocchi vanno serviti con un sughetto semplice o anche un sughetto con l’aggiunta di zucchine a piccoli tocchi.

Oggi non mancano rivisitazioni eleganti, presentando gli gnocchi a sassetto in bianco, insieme a fiori di zucca, prosciutto croccante, granella di mandorle, eccetera.

 

GNOCCHETTI DI TIRITELLO

Il tiritello non è altro che la crusca, una farina integrale… mooooolto integrale. Figuratevi che oggi gli allevatori la danno ai conigli e alle galline, ma un tempo, utilizzata per fare questi gnocchi.

In realtà gli gnocchetti di tiritello hanno la forma di “fettuccine” (o tagliatelle) molto spesse. Si fanno con la farina di crusca impastata con acqua fredda.

 

PAPPARDELLE

Un altro primo piatto tipico di Genazzano sono le pappardelle. Si tratta di pasta realizzata solo con acqua e farina a cui si da la forma delle fettuccine ma differiscono da queste, oltre che per la mancanza di uova nell’impasto, anche nella forma che si presenta molto più larga.

Altro piatto “povero” che è rimasto nella tradizione culinaria delle famiglie genazzanesi, si condiscono con sugo semplice o, con un delizioso ragù bianco di lepre.

 

FETTUCCINE

Le fettuccine sono la pasta all’uovo tipica della zona, non solo di Genazzano. Sono l’equivalente delle tagliatelle emiliane, e si realizzano con acqua, uova e farina. Sono il piatto più presente sulle tavole delle famiglie, la domenica e nei giorni di festa.

Di solito vengono condite con sugo di carne, ma non mancano altre interpretazioni interessanti che le vedono in compagnia di funghi porcini o piselli o altri condimenti. Per essere autentiche, devono essere fatte a mano.

 

STRACCIATELLA

La stracciatella di solito viene preparata a Pasqua. È un brodo semplicissimo nel quale vengono gettati a caldo i tuorli d’uovo sbattuti già mischiati con formaggio grattugiato, sale e noce moscata. Versando il tutto nell’acqua calda, si creano tante minuscole particelle gialle. Si tratta di un piatto della tradizione molto nutriente.

 

CACIO DI GENAZZANO

Dai numerosi allevamenti di pecore della zona, nasce il cacio di Genazzano. Si tratta di un pecorino tipico che viene fatto “schiumare” con un bastone di legno. Una volta stagionato è idoneo per essere grattugiato ed utilizzato come condimento nei primi piatti. Una volta veniva utilizzato moltissimo per questo scopo.

Oggi i palati comuni preferiscono il parmigiano o il grana ed il cacio di Genazzano viene consumato soprattutto a fette. magari condito con del buon miele locale o marmellate tipiche della zona (visciole, prugne). Nel periodo delle fave viene utilizzato per creare la famosissima combinazione “fave e pecorino”.

 

ABBACCHIO ALLA SCOTTADITO

Da una terra che in passato ha visto la pastorizia come allevamento principale, non poteva mancare l’agnello. Oggi lo si consuma prevalentemente per il pranzo pasquale ma nei ristoranti lo troverete spesso compreso nei menu alla carta.

L’abbacchio alla scottadito si cuoce al forno con aggiunta di olio, sale, pepe, aglio, timo e limoni. Non mancano variazioni (aggiungendo rosmarino o altre spezie).

 

BARACHÌE

Uno dei dolci tipi di Genazzano è la barachia (pron. barachìa) ,dolcetto di frolla ripieno di marmellata con una forma molto caratteristica. Per essere l’originale, deve contenere una marmellata di prugne tipiche della zona.

 

CIAMBELLE GENAZZANESI

Si tratta di una ciambella la cui consistenza ricorda un po’ quella del pane, il cui impasto comprende anche un po’ di anice e semi di finocchio selvatico. Un’autentica bontà.

 

MARMELLATA DI VISCIOLE

Le visciole sono una specie di ciliegie selvatiche, dal sapore molto dolce che spesso vengono confuse con le amarene. Dal frutto si ricava una particolarissima marmellata, molto utilizzata nella zona di Genazzano. La marmellata di visciole viene utilizzata soprattutto per creare deliziose crostate, che nella cucina genazzanese, vengono realizzate con una pastafrolla che rimane bassa e molto croccante.

 

LA VISCIOLATA

Sempre dalle visciole si ricava un liquore tipico, la visciolata, dal sapore dolce e intenso.

 

IL VINO DI GENAZZANO

A Genazzano da sempre si produce vino, lo stesso che poi viene presentato sciolto in molte trattorie della capitale. Oggi la produzione si sta dirigendo verso uno standard qualitativo migliore, raggiungendo anche picchi di eccellenza. Il vino genazzanese viene prodotto nelle varietà bianco (soprattutto da uve malvasia) e rosso (da uva cesanese e uva ciliegiolo). Il rosso di genazzano ha ottenuto la denominazione di origine contrllata (DOC).